Foto: DSL Studio © Triennale Milano
Mostra
Croazia Mirror/Mirror
15 luglio – 11 dicembre 2022
In un mondo post-pandemico, desolato e privo di passioni, le voci di Mirror/Mirror descrivono sette progetti architettonici testando i dilemmi “uso - abuso - disuso - riuso - rifiuto” per mettere in discussione le possibilità, i ruoli e i limiti dell'architettura contemporanea e urbanismo.
Costituito da piani multimediali sospesi e superfici riflettenti, una serie di schermi LCD di grande formato, il progetto comprime lo spazio espositivo esistente avvolgendo contemporaneamente i visitatori in una raffica di immagini, suoni e riflessi. Gli schermi sono collegati per creare rappresentazioni architettoniche sovradimensionate e ad alta risoluzione, formando un'interfaccia comunicativa ipersatura e vibrante. La dimensione ridotta del costrutto è compensata dall'intensità del coinvolgimento con il contenuto e l'illeggibilità della totalità è bilanciata dall'accresciuta chiarezza e dimensione dei dettagli.
L’installazione raccoglie i sette progetti dei giovani architetti croati premiati al 56° Salone dell'architettura e dell'urbanistica di Zagabria. Al suo interno sono stati infatti sublimati i lavori originali in un allestimento site-specific.
Crediti
Ente organizzatore:
Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia
Curatori:
Lea Pelivan, Toma Plejić
Progetto architettonico:
Antun Sevšek
Graphic design e visual identity:
Damir Gamulin
Video exhibition:
Ivan Slipčević
Sound design:
Jakša Kalajžić
Emerging voices:
Tajana Levojević, Rudolf Martinović, Marta Lozo, Josip Jerković, Mirna Udovčić, Kristina Škrokov, Irena Bakić, Zrinka Visković
Coordinazione progetto:
Iva Martinis, Frano Petar Zovko
Coordinazione pubblicazioni:
Ana Bedenko
Public relation e social media:
Ivan Dorotić (Bosnic+Dorotic)
Produzione padiglione:
AVC Zagreb
Col supporto di:
Croatian Architects Association
Veduta della Torre Littoria
Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Sculture piramidali di Lynn Chadwick, nell’allestimento del Grande numero: l’intervento figurativo a grande scala